martedì 11 settembre 2012

Shingeki no Kyojin, l'attacco dei giganti

"Muori, moscerino!"

 "L'attacco dei Giganti" è uno shonen che parla di come la razza umana tenti il tutto per tutto per sopravvivere alla terrificante armata dei giganti, appunto. Questi enormi esseri hanno l'aspetto di persone nude e deformi, il cui unico scopo sembra essere divorare gli esseri umani. D'altro canto l'umanità ha il solo scopo di uccidere i giganti. Le persone vivono segregate nella città barricata in una enorme muraglia circolare che per centinaia di anni ha impedito l'ingresso di quelle orrende creature, ma all'inizio del manga un titano più alto degli altri sfonda il muro con un calcio e la situazione non è più rassicurante come prima. Si vive in una guerra perenne. In questo clima  vivono i tre ragazzi protagonisti, il cui sogno è di divenire dei soldati per annientare i mostri e vedere il mondo esterno. In ogni volume c'è un combattimento contro questi giganti. Scene di una violenza incredibile e ovviamente cannibalismo. 

La cosa più scioccante, è il fatto che i titani abbiano un aspetto quasi sempre umano, e commettano gli atti più terrificanti con uno sguardo neutro o sorridente, come se la cosa non li riguardasse. La grafica è spoglia e scarna, sporca, i personaggi 

hanno spesso volti non troppo riconoscibili e semplici, anche se incredibilmente espressivi, invece
 i giganti sono ben tratteggiati anche se sproporzionati. Praticamente gli esseri umani, essendo trattati alla stregua di carne da macello, non vengono ben tratteggiati, al punto che ci si dimentica spesso il loro nome o li si confonde con altri. I combattimenti sono realizzati benissimo. C'è un buon uso del chiaroscuro, e anch'esso migliora col passare dei volumi. Per quanto riguarda i personaggi... ho parlato di "protagonisti", prima, ma ci vuole un
GNAAAAAM!
 po' prima di identificarli. Questo a causa di una sorta di effetto "Battle Royale": qualunque personaggio sembra essere sacrificabile, anche quello che non ti aspetteresti affatto. Non bisogna mai affezionarsi a nessuno, poichè muoiono come moscerini. Segnalo inoltre una mancanza totale di fanservice (inteso come con nudità o cose legate al sesso), cosa mai riscontrata in nessun shonen da me letto o visto. Da provare. 

Boku no Pico, che splendida avventura!

Uh uh 
ATTENZIONE, la recensione contiene SPOILER!



E' un'estate molto calda. In una zona balneare un giovanotto di nome Tamotsu, detto Mokkun, 







pico e chico si vogliono tanto bene!
conosce il biondo Pico. Inizialmente lo scambia per una femmina ma una volta appartatosi con lui in macchina scopre che ha il suo stesso equipaggiamento e la cosa rende felici entrambi. Si rendono felici in tutti i modi, in tutti i luoghi in tutti i laghi in tutto il mondo l'universo, ecc. Poi, però Pico chiede a Mokkun come lo considera e questi non sa rispondere e Pico ci rimane male, però poi lo perdona e i due in spiaggia fanno la pace mentre la luna sbircia.

Nel secondo episodio, Pico trova un amichetto, Chico, un brunetto che abita con la sorella in una casa in mezzo al bosco. I due scoprono che la giovane donna ama davvero, davvero tanto le banane, e Pico ispirato da ciò insegna a Chico tanti nuovi giochi e come i vestiti da donna stiano loro proprio bene! Si è accesa una splendida scintilla tra i due! Anche la sorella di Chico mentre li osserva assieme è proprio tantissimo felice.

E nel terzo episodio i due si fanno un nuovo amico! E' CoCo! Sembra una femmina ma in realtà no! Ha una strana casa sotto la metropolitana, piena di strane cose, e anche lui ha gusti strani! Pico s'innamora di lui, ma anche Chico ne è attratto ma Coco ama entrambi! Che pasticcio, e ora che si fa? Semplice, si va alla torre di Tokyo a trascorrere una splendida serata, tutti e tre assieme, uniti come noi mai! Che bello!
FINE SPOILER




Sì! Questo cartone animato è realizzato proprio bene! Graficamente è fantastico! I colori sono ben dosati e accesi, il character design è ottimo e i movimenti sono fluidi. Il doppiaggio soddisfa, con delle buone interpretazioni, soprattutto nelle scene più importanti. Le musiche sono dolcissime, adatte alle scene, anche se sono sempre le stesse, le sigle iniziali molto divertenti, e ci anticipano più o meno cosa succederà nell'episodio, mentre quelle finali lo riassumono. 
 Questo cartone ci insegna che i piccoli sono sempre pronti a nuove esperienze, e che si divertono a imparare qualcosa di nuovo, se i grandi sono dei bravi insegnanti. Ed è bello che condividano quel che hanno imparato con i loro amici! Certo, possono anche accendersi dei litigi ma poi da bravi si ritrovano e fanno la pace. E' un cartone davvero educativo e simpatico! 


In due è bello, in tre ancora meglio!