martedì 6 luglio 2010

Haunting Ground -fanservice e maniaci giapponesi,ma con nomi italiani


Dannato fanservice giapponese.Perchè una ragazza appassionata di elettronica nn può permettersi di giocare con un alter ego virtuale del suo stesso sesso senza evitare di pensare,a causa delle inquadrature da "cassetta",di aver sbagliato categoria?


Ma ,senza divagare,dicevamo...Fiona è una vittima bellissima del suddetto fan sevice; la 18enne si risveglia in uno strano castello,coperta solamente da un panno di seta(fan sevice?),da cui scopre ,dopo aver girovagato nei tetri corridoi ed essersi fatta lasciare un bel completino in minigonna da un'efebica cameriera..scopre da un monaco incappucciato che i suoi genitori sono morti in un incidente,e che ora il castello le appartiene.

Fin qui sembra un classico horror con protagonista decisamente sfortunata(e impacciata) ,il vero terrore comincia quando incontra i servitori mentalmente deviati che albergano la magione...

Exire Debilitas,il giardiniere tuttofare dalla forza scatenata,deforme e demente,che non appena la vede,la scambia per una bambola vivente e comincia ad inseguirla;

Daniella,la sovraecitata cameriera e cuoca,totalmente incapace di provare piaceri è invidiosa di quelli di fiona,e la insegue con un vetro affilato;

Riccardo ,il misterioso monaco virtuoso del piano che vuole farla rimanere nel castello.

In seguito si aggiungerà un ulteriore personaggio,non meno deviato...Insomma ,è un gioco di stalking.
Tutti loro sono alla ricerca del misterioso Azoth,che la ragazza possiede dentro sè.
La biondina sarebbe sicuramente morta o impazzita di fronte a simili nemici,a causa della sua debolezza fisica,non fosse che trova un prezioso alleato nel cagnone Hewie,pastore tedesco bianco in grado d bloccare gli inseguitori ..ma non fin da subito..

Il rapporto col quadrupede deve essere prima "costruito" tramite una serie di ordini,impartiti con la levetta analogica destra,che vanno dal riportare gli oggetti al sedersi fino all'attaco di un nemico,al fine di farlo divenire un obbediente alleato.Durante il gioco si crea una forte empatia addirittura tra il giocatore e il cane,che per quanto sia virtuale è caratterizzato splendidamente.
Lo stesso vale per i nemici,che essedo di un numero così esiguo devono essere necessariamente spaventosi,e riescono benissimo nell'intento!
Ciò che caratterizza Fiona,invece,è l'effetto di panico...un nuovo metodo per far provare lo stesso terrore vissuto da lei al giocatore..

Difatti,durante un lungo inseguimento,capita spesso che la ragazza venga colpita da uno stalker, comincia a spaventarsi(e lo schermo presenta delle interferenze e vibra il controller) a mano a mano che il nemico s fa più vicino,lo spavento della fanciulla accresce sino al culmine,fino a giungere in un vero e proprio attacco di panico che la rende incontrollabile,mentre lo schermo è quasi indecifrabile.
Perciò l'obbiettivo principale è quello di celarsi dai nemici, e ciò è posssibile attraverso l'interattività degli ambienti.E' infatti possibile nascondersi,sotto il letto,nell'armadio, dietro la porta,oppure utilizzare punti speciali,ad esempio spingere un nemico dal parapetto in una situazione particolare..Tutto si traduce in un delirante nascondino in cui la posta in palio è la vita...
Fiona può anche utilizzare speciali ingredienti per creare,in appositi laboratori,potenti amuleti e medaglioni utili per danneggiare i nemici,o curarsi e rafforzarsi...

La storia insomma non è esattamente coinvolgente(e con le soluzioni l'ho finito in un paio di giorni) ma il sistema di gioco basato sull'impotenza-propria e della protagonista- e il perenne stato di ansia rendono il titolo alquanto coinvolgente!

ICO ..silenzio e contatto













Solitamente acquisto i videogame se ne leggo la recensione sulle riviste specializzate..anche per ICO è stato così,un'insieme di siti e riviste tra le più disparate consigliavano caldamente di comprarlo..e così ho fatto!
Me ne sono pentita? Più o meno...

ICO è un titolo strano,che a prima vista sembra poco originale,e invece.....
Non si sa dove sia ambientato,ma il protagonista,appunto Ico,è un ragazzino di 12 anni che ha la sfortuna di nascere..con le corna.In genere nelle storie giapponesi i personaggi con le corna sono considerati demoni..e anche per il poveretto è così,infatti i suoi compaesani temono che con la sua nascita abbia portato una maledizione,e lo rinchiudono in un immenso castello. Il suo destino è di morire orribilmente,sigillato in un'urna,ma un terremoto la rompe e il giovane si libera...dall'urna,non dal castello. Non ci vuole molto perchè incontri Yorda,una giovane ed esile ragazza che sembra emanare luce.Forse è proprio per questo che degli esseri,che invece sembrano essere costituiti d'ombra,le danno la caccia.
Il compito del giocatore è infatti,oltre a uscire dal castello,di proteggere Yorda,evitando che venga catturata dagli esseri d'ombra che la trascinano nel sottosuolo.

Inoltre,la spedizione avanza ad enigmi(alza la leva per entrare in un passaggio che ti fa aprire l'area precedente,ad esempio)che spesso richiedono che la coppia si stacchi.E d è in quel momento che irrompono i nemici,e personalmente mi viene l'agitazione.
Ti affezioni a Yorda,senti che è importante proteggerla,poichè nel corso del gioco la aiuti in molte situazioni.Puoi tenerle la mano,,puoi trascinarla,la tiri su se non riesci a salire,e per salvare devi per forza sederti accanto a lei.Il tutto,avviene quasi nel silenzio.I protagonisti infatti praticamente non parlano(Ico richiama Yorda solo con un urlo,lei a volte fa degli urletti se si sente minacciata).La musica quasi non si sente,e questo ti fa avvicinare al gioco ancora di più.Molto ermetici anche la schermata,poichè non ci sono barre della vita o degli strumenti,nel menu c'è solo "NUOVA PARTITA" o "CONTINUA". E va bene così.Il mio carattere ansioso mi fa troppo spaventare negli assalti delle creature ombra. Ma giorno lo finirò.Un giorno non molto lontano...