sabato 9 ottobre 2010

Final Fantasy IX


Finalmente la fine per le fantasie finali sulla fantastica PlayOne!
Il nono capitolo fu l’ultimo ad essere presentato per la “scatola grigia”, la prima playstation.. Ebbe una sfiga enorme, fu quasi ignorato uscendo infatti dopo un buon capitolo come l’ottavo e poco prima del decimo capitolo, e dopo il tracollo finanziario del film della saga dall’omonimo titolo …
Inoltre si discosta dagli episodi pubblicati per la Play, ambientati in un futuro alternativo, e ritorna alle origini dei primi sei capitoli, cioè ad un medioevo con tracce di fantascienza..
Ma non divaghiamo…
Il regno di Alexandria è in fermento per i preparativi del sedicesimo compleanno della bella principessa Garnet. Per festeggiare l’evento viene organizzato uno spettacolo teatrale, preparato però dai Tantarus, una banda di ladri che ha intenzione di rapire la ragazza durante l’esibizione! Il caso vuole però che anche Garnet voglia scappare dal palazzo, e si unisce al bandito nonchè protagonista che voleva rapirla, il sedicenne Gidan Tribal… La regina Brahne, madre della ragazza, non è affatto felice di questi avvenimenti e per poco non fa distruggere l’areonave su cui viaggiano i tantarus: il gruppo però riesce rocambolescamente a fuggire e a loro si uniscono Vivi, un maghetto nero che sembra non avere un volto, e Adalberto Steiner, il fedele cavaliere a servizio della principessa.. Ma la regina Brahne sembra essere invischiata nelle invasioni di alcune cittadine.. I protagonisti si ritroveranno in un’avventura più grande di loro, dal quale dipenderà addirittura la salvezza del mondo!
La saga torna quindi alle origini: un medioevo magico e fantasy, in cui le città sono abitate anche da animali antropomorfi e nel cielo si librano le areonavi, gigantesche navi volanti… Ed è tutto totalmente diverso dal precedente capitolo, in cui ragazzi normalissimi in un’epoca “moderna” dovevano affrontare una strega.. Ma non solo: il sistema di battaglia torna a quattro personaggi invece che tre, e quello di crescita dei protagonisti è molto più semplice perché si acquisiscono abilità equipaggiando gli oggetti adatti; inoltre si ritorna al sistema delle classi per cui ogni personaggio ha caratteristiche fisse(mago nero, maga bianca, guerriero, ladro, ecc…)
Il gioco fa tantissimi omaggi ai vecchi capitoli, insomma, e i protagonisti non sono più proporzionati bensì super-deformed; uno stile simile potrebbe far storcere il naso per chi lo può ritenere infantile, ma non è proprio così. La trama a tratti è un po’ sconclusionata ma fa riferimento a domande molto profonde sul senso dell’esistenza, e –a tratti- è poetica. Rispetto al precedente capitolo però si parla meno dell’amore e più dell’amicizia. Però i protagonisti sono più caratterizzati caratterialmente, anche se comunque molto assurdi; l’antagonista infine è un po’ giù di tono rispetto ai terribili Sephiroth e Kefka.
La grafica è buona, molto buona, sia per gli ambienti, decisamente ispirati e colorati, sia per i filmati in computer grafica, davvero fantastici; ancora adesso non sfigurano rispetto a titoli recenti!
Veniamo alla musica. Ancora una volta Nobuo Uematsu ha fatto centro: anche se alcuni brani sono molto simili tra loro il risultato finale è gradevolissimo sotto ogni punto di vista, e l’ispirazione “medievale” risulta affascinate per ogni orecchio..
Infine la relativa semplicità e la longevità non eccessiva lo rendono adatto a qualunque pubblico.

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