sabato 9 ottobre 2010

Rule of Rose






Quando le favole invece che farti dormire ti tengono sveglio per il terrore.




La storia parte normalmente..Siamo nell’Inghilterra del 1930. Jennifer è una 19 enne qualunque, che, riposandosi in un autobus diretto chissà dove, viene approcciata da uno strano bambino, che le chiede di leggerle un insolito libro scritto a mano.. La ragazza non ha nemmeno il tempo di rispondergli che il bimbetto scende dall’autobus lasciandole il libro; Jennifer, stupita lo segue a terra, mentre il mezzo riparte..La ragazza giunge infine in una strana casa dove altri ragazzini, mascherati, la immobilizzano e la trasportano in un dirigibile.. E’ infine lo strano bambino di prima a spiegarle tutto..
“..D’ora in poi, dovrai obbedire ad ogni nostro ordine. Ogni mese dovrai trovare un dono, da consegnare al Club degli Aristocratici.. se non lo farai, ti uccideremo…”. Il Club è formato da bambine che non sembrano avere intenzioni pacifiche, e la povera “adulta” è costretta ad obbedire loro in tutto e per tutto, venendo maltrattata se fallisce..Fortunatamente riesce a trovare un amico, il cane Brown, anche lui legato nel dirigibile. Il quadrupede si rivela estremamente utile, poiché è in grado di fiutare le tracce che conducono ai doni richiesti..Ovviamente, essendo un survivor horror sono presenti orrendi nemici, nelle sembianze di cadaverici bambini, spesso dalle teste animali. E qui veniamo alle magagne tecniche..La protagonista, fisicamente, è un’inietta..(Scusa,Jenny, ma tenevo a farlo capire)..i combattimenti vanno per lo più evitati poiché la poveretta non dispone di mosse decenti, e cade spesso..comunque è questo lo spirito del vero survivor horror. Altro problema sono le telecamere che.. non si muovono! Sono fisse , svoltabili solo in due direzioni.. E questo causa un po’ di problemi! Anche la storia, ad un occhio disattento, può risultare incomprensibile..Non vorrei svelare nulla, ma se alla fine otterrete il finale “buono”, girovagando nell’orfanotrofio e cliccando un po’ dovunque capirete tutto.
La grafica è un po’ vecchia, per quanto riguarda i personaggi, che hanno movenze un po’ rugginose e a volte non sono caratterizzati con la dovuta attenzione..Invece i filmati d’intermezzo sono gradevolissimi e dettagliati. Interessante anche lo stile, infantile e inquietante allo stesso tempo: i personaggi hanno spesso degli appellativi(La Ragazza Sfortunata, La Strega delle Pulizie, il Cane Randagio) e vengono presentati in terza persona, come se uno sconosciuto leggesse una storia (ad esempio,“La ragazza Sfortunata incontrò il Cavaliere del Secchio”), mentre il menù sembra essere tracciato da un gessetto su una lavagna, e gli oggetti raccolti disegnati da un bambino.. Ottima infine la colonna sonora, che ci trasporta davvero negli anni ‘30 con la canzone “A Love Suicide” e i brani in cui gli archi la fanno da padrone.

CRITICHE E POLEMICHE
Questo gioco, alla sua uscita nel 2006 sollevò un polverone di polemiche. La rivista Panorama gli dedicò infatti la copertina e un intero articolo scandalistico ,dal titolo “Vince chi seppellisce la bambina”… In esso si descriveva la “perversione e violenza” insite nel gioco, sostenendo che per vincere occorreva..seppellire Jennifer! Inoltre le bambine antagoniste risultavano un po’ troppo malvagie, e i nemici spaventosi (non tenendo conto del fatto che si trattava, appunto , di un gioco horror). Si vocifera che l’autore dell’articolo abbia ricopiato la recensione scritta dall’utente di un forum(e questa sarebbe informazione?). Stessa cosa per un servizio del Tg5 dello stesso periodo, che muoveva le solite accuse di “perversione”..Curioso notare però come questa cattiva pubblicità abbia aumentato le vendite nel nostro Paese, mentre in Inghilterra queste critiche abbiano fatto ritirare il gioco dagli scaffali!

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